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5 buoni motivi per scegliere di vendere in Germania

5 buoni motivi per scegliere di vendere in Germania

Lavorare da anni nell’ambito dell’internazionalizzazione d’impresa mi ha fatto toccare con mano la realtà di molte aziende. Ambiti diversi, storie differenti ma – in tutti i casi – un obiettivo ben chiaro: aprirsi un varco verso i mercati esteri. Vendere in Europa, vendere in Germania, conquistare il mercato americano o puntare a Est, verso i colossi asiatici, sono tutte facce della stessa medaglia. Fare impresa oggi significa, giocoforza, guardare oltre il proprio orticello. E farlo con cognizione di causa. 

Internazionalizzazione d’impresa: un lavoro “sartoriale”

Al netto dell’esperienza che mi sono costruito sul campo in anni di lavoro e di studi, ho sempre cercato di guardare a ogni realtà come a un unicum. Non è vero che le aziende sono tutte uguali: ognuna ha la sua storia, le sue problematiche e le sue specificità che devono essere affrontate in modo diverso. Anzi, in modo “dedicato”. Perché le soluzioni che funzionano sul serio sono quelle che vengono messe a punto con un approccio che definirei quasi “sartoriale”: tagliandole e cucendole direttamente addosso al cliente. 

Detto ciò, delle costanti esistono a partire dal nome di questo sito, che (diciamocelo!) parla chiaro. Vendere in Germania e creare una strategia di vendita in grado di aprire un varco verso il mercato tedesco è ciò che consiglio sempre ai miei clienti. 

Ed è in questa direzione che ho lavorato, quando ho costruito il mio Metodo (di cui ho parlato in questo articolo e su cui, se vuoi saperne di più, puoi leggere anche questo articolo). Ma perché vendere proprio in Germania?

Perché vendere in Germania? 5 buoni motivi secondo la Farnesina

Sul perché, dopo anni di lavoro nell’ambito dell’internazionalizzazione d’impresa, ho scelto di specializzarmi aiutando i miei clienti a vendere in Germania, potrei citare diversi buoni motivi. Oggi, però, non è alla mia esperienza personale che voglio appellarmi: preferisco, piuttosto, lasciare la parola a chi – di queste tematiche – ne sa molto più di me. Cioè, nientemeno che al sito della Farnesina secondo cui ci sono almeno cinque buoni motivi per scegliere la Germania come partner commerciale

Vediamoli uno per uno.

  • Italia e Germania: un legame di lunghissima data

In un mondo in cui tutto è fluido e in cui anche i rapporti lavorativi sembrano avere vita sempre più breve, è bene fidarsi di ciò che ha dimostrato di saper durare nel tempo. I rapporti commerciali tra l’Italia e la Germania rientrano a tutti gli effetti fra le relazioni di lunga data e questa è una garanzia di solidità non da poco. Come riporta il sito della Farnesina, secondo fonti accreditate come Destis e Osservatorio Economico, la Germania è il primo partner commerciale dell’Italia con un interscambio bilaterale che nel 2021 si è attestato intorno ai 142,5 milioni di euro.

  • La vicinanza del mercato tedesco

Viaggiare è sempre più semplice e ormai è possibile raggiungere in men che non si dica anche Paesi che si trovano all’altro capo del mondo. È però sotto gli occhi di tutti, con ogni evidenza, il fatto che eventi imprevisti (e a volte imprevedibili) possono rendere non solo difficile ma addirittura impossibile raggiungere clienti lontani. Un esempio, anzi: due. Il periodo della pandemia, che ha reso molto difficile raggiungere i mercati extraeuropei, e la guerra in Ucraina che ha praticamente sbarrato la strada verso uno dei mercati più ambiti degli ultimi anni. Cioè, la Russia. Ecco perché, come sottolinea il sito della Farnesina, la prossimità del mercato tedesco al nostro Paese deve essere vista come un vantaggio non da poco. Via terra, la Germania è raggiungibile passando da diversi valichi alpini. E anche via mare le relazioni tra i nostri due Paesi sono particolarmente agevoli grazie all’accordo con Hamburger Hafen und Logistik Ag (operatore del porto di Amburgo) che ha permesso alla piattaforma logistica di Trieste di svolgere al meglio il proprio ruolo di snodo logistico merci per il mercato tedesco. 

  • Un partner commerciale di tutto rispetto, che in Europa si colloca in posizione strategica

Questo terzo punto va a braccetto con il secondo. E anche con il primo. La Germania è la principale economia dell’Unione Europea. Ce lo dicono i numeri: il Paese conta 84,1 milioni di abitanti e vanta un PIL pro-capite che nel 2021 si attestava intorno ai 43.292 euro annui. Con, in più, un incremento del consumo interno in grado di prospettare notevoli opportunità di vendita interna ai prodotti italiani. La Germania, inoltre, si colloca in posizione decisamente strategica e rappresenta una piattaforma di lancio ideale per raggiungere altri mercati europei.

  • Ai tedeschi, il Made in Italy piace

Già. Contrariamente a quanto affermano molti luoghi comuni sui tedeschi (decisamente da sfatare!), la Germania ha una lunghissima tradizione di fedeltà al Made in Italy. I nostri prodotti piacciono e sono considerati una vera e propria garanzia in termini di cura e professionalità. Il tema è molto ampio e sicuramente, nei prossimi mesi, dedicherò a questo focus un articolo.

  • I millemila vantaggi del mercato interno europeo

Altro aspetto nevralgico che, giustamente, il sito della Farnesina sottolinea molto bene: la Germania offre tutte le garanzie di un Paese che rappresenta la punta di diamante del mercato interno europeo. Si parla di vantaggi molto concreti, tipici di un Paese con un quadro politico, giuridico ed economico stabile e affidabile.  Assenza di barriere doganali e tariffarie, libertà di circolazione di lavoratori, merci e capitali, libertà di insediamento e di prestazione dei servizi, unificazione o armonizzazione di norme tecniche, ecc sono vantaggi molto concreti di cui è bene tenere conto.

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