L’importanza dei tempi giusti nell’export (e non solo)
Quando si parla di export, è fondamentale parlare anche di quelli che sono i tempi giusti. Quali sono e come è possibile stabilirli?
I tempi dell’export e i tempi del calcio
“Quando potrò ottenere i primi risultati?” Domanda chiave. Chi si occupa di export sa bene di cosa parlo. Quando un’azienda si affida a un professionista per aprirsi su nuovi mercati, una domanda del genere è più che legittima. Personalmente, me l’hanno posta in molti e proprio questo mi ha spinto a riflettere sul tema dei tempi giusti.
Ci ho pensato anche ultimamente, quando mi è capitato sott’occhio un post della pagina facebook “Calcio totale”.
Te lo riporto quasi integralmente: “Prima di arrivare al Liverpool ho avuto una riunione con la società. Ho preteso da loro di non essere cacciato anche se non avessi vinto nulla per i primi 2 anni. Non è una questione di contratti, oppure di pretese. Semplicemente penso che ad un mister debba essere dato il tempo di creare la giusta alchimia tra la squadra, l’allenatore, il club e i tifosi. Solo così si può vincere, e non può essere fatto in un anno o due. Ci vuole tempo. Può anche capitare che si vinca al primo anno, ma non è la vittoria del mister. Vedo club che cacciano gli allenatori dopo un anno o addirittura dopo 3/4 mesi. Tutto questo è assurdo. Nessuno ha la bacchetta magica. Io ci ho messo 4 anni per vincere, e 3 anni per far capire il mio concetto di calcio e le mie idee. I miei giocatori per me ora danno tutto, e sono entrati loro nella mia testa e io nella loro. Siamo un uomo solo.”
Chi parla è Jurgen Klopp allenatore del Liverpool: se vuoi sapere chi è puoi leggere questo articolo su Repubblica, Jürgen Klopp: il trionfo di un genio normale .
Jurgen Klopp (fonte articolo Corriere.it https://www.corriere.it/sport/19_maggio_08/jurgen-klopp-cuore-ferocia-risate-segreti-dell-allenatore-che-ha-riportato-alto-liverpool-41695b7a-7164-11e9-a32a-79dc5e5aff8e.shtml)
Ecco, ti confesso che non appena ho letto queste parole ho capito che l’export e il calcio in fondo hanno qualcosa in comune.
Questione di tempi. Anzi, di tempi giusti
Ma cosa c’entra il calcio con l’export? (puoi anche leggere il mio articolo sul marketing e il tennis Un’inaspettata lezione di marketing e di vendita)
Questione di tempi. Come dicevo, spesso i clienti mi chiedono quanti mesi ci vogliono per ottenere i primi risultati e sbarcare su un nuovo mercato. Una domanda ricorrente nel settore export. Sono molti, i consulenti che se la giocano promettendo tempi record. Tanti ti prometteranno mari e monti, garantendoti che conquisterai un nuovo mercato nel giro di pochi mesi. Cosa che, in realtà, dovrebbe farti capire subito che ti trovi davanti a un venditore di aria fritta. Almeno nella maggior parte dei casi.
Sono molti, i motivi per cui – quando si parla di export – i tempi non possono essere così brevi. Mi riferisco a ragioni di tipo pratico e a motivi strutturali. Se un consulente ti propone tempi fulminei, le possibilità sono due. Nel primo caso, la promessa di tempi risicati è un puro e semplice specchietto per le allodole.
Nel secondo caso, il tuo interlocutore ti dirà che ha già un nutrito portafoglio clienti. Questo, però, non è quasi mai vero.
Un portafoglio clienti (che siano realmente ad hoc per l’azienda), non è come i “Quattro salti in padella”. Non può essere già pronto: va costruito strada facendo. Nella maggior parte dei casi, poi, non si tratta di clienti ma di semplici contatti.
E oggi, con internet, ci vuole poco a scaricare una serie di nominativi che in sé non vogliono dire nulla. Insomma, anche solo per ottenere un reale portafoglio clienti, ci vuole tempo. Quanto? Né poco né tanto: più che tempo in astratto, infatti, ci vogliono tempi giusti.
Le cose ben fatte hanno sempre dei tempi strutturali che vanno rispettati. Ci vogliono nove mesi perché il corpo di un neonato si formi. Fare il pane, richiede dei tempi di lievitazione che non possono essere scavalcati.
Se non costruisci una casa partendo dalle fondamenta, il tuo edificio crollerà.
Per l’export, vale semplicemente la stessa regola. Sbarcare su un mercato estero è un processo che richiede un tempo “giusto”. La domanda giusta da porre e chi si occupa di export, quindi, non è “quando” ma “come e con quale metodo pensi di portarmi a casa i primi risultati?”.
La serietà del tuo interlocutore si giocherà in parte proprio su questa risposta.
Se vuoi approfondire le possibilità che offre questo mercato, richiedi il kit gratuito Vendere in Germania, per iniziare il percorso di export dei tuoi prodotti in Germania.
Richiedi IL KIT Gratuito ( paghi solo le spese di spedizione): Nel pacco che riceverai per posta troverai
- Tutti i documenti in tedesco necessari per vendere in Germania. Ti basterà “riempire gli spazi vuoti” del modello di lettera che trovi nel pacco
- Il CD Rom con i file dei documenti di cui sopra
- Il Report “I 5 errori da non fare se vuoi vendere in Germania”
- Il caso studio “I fiori di cristallo”
- “I 5 miti da sfatare sulla vendita in Germania”
- Un report sullo stato del mercato in Italia
- Il Report “La meccanica in Germania
CLICCA QUI PER RICHIEDERE IL KIT
A presto
Francesco
www.vendereingermania.it