“Ecco come essere uno tra quegli imprenditori che riesce ad esportare il Made in Italy e ad avere successo in Germania.”
Nella mente delle persone passano spesso due concetti profondamente sbagliati:
- Che quando si parla di Made in Italy, si parla solo di cibo e abbigliamento.
- Il fatto che il prodotto sia Made in Italy garantisce di per stesso il successo.
Che i nostri prodotti alimentari e l’abbigliamento siano delle eccellenze che tutto il mondo ci invidia è assodato e non va messo in discussione.
Questo però non esclude che ci siano altre tipologie di prodotti, a prima vista meno attraenti per il consumatore finale, che però rappresentano altrettante eccellenze e che trovano grande apprezzamento nel mercato tedesco.
Mi riferisco per esempio al settore della meccanica e in particolare macchinari, impiantistica e valvolame.
C’è spesso l’idea che il settore meccanica ed affini in Germania sia molto forte ed è vero.
Nonostante questo i prodotti delle nostre aziende sono spesso in grado di giocarsela con quelli tedeschi e risultano molto apprezzati.
Oppure il settore delle costruzioni: pur essendo la Germania uno dei maggiori produttori di prodotti per il settore, allo stesso tempo è anche un mercato molto recettivo per i prodotti di provenienza estera.
Leggi cosa dice il sito della Farnesina a proposito dei diversi settori dove è possibile vendere in Germania:
http://www.infomercatiesteri.it/dove_vendere.php?id_paesi=69
Quindi per le imprese italiane ci sono enormi possibilità di vendere in Germania, anche in settori differenti.
Io stesso da quando sono in proprio, cioè da circa 13 anni ho lavorato principalmente con settori più vicini alla meccanica e alla produzione di macchinari, che non in settori food e abbigliamento.
E i principali successi sono venuti in quei settori dove siamo riusciti ad esportare il Made in Italy con ottimi risultati.
Leggi per esempio cosa dice Gianfranco Sala, titolare della ditta Sala Srl produttori di macchine utensili, con cui collaboro fin dall’inizio.
“Con Francesco abbiamo rinforzato il nostro brand in Germania. Queste attività hanno portato alla vendita sui mercati di lingua tedesca di un importante numero di macchine. “
Per capire il valore di questa affermazione, devi pensare che la Germania è veramente uno dei principali produttori mondiali di macchine utensili per la lavorazione metalli.
Questo da ancora più valore alle capacità dell’azienda italiana ( e alle mie J…) che è stata in grado di competere con le aziende tedesche.
E questo non è che un esempio, infatti capita in tantissimi settori.
Davvero le aziende italiane hanno un livello tale di prodotti che possono tranquillamente vendere in Germania ed ottenere grandi successi.
Hanno tutte le carte in regola per “spaccare” sul mercato tedesco ed esportare il Made in Italy.
Si è vero c’è anche qualche tedesco di vecchia generazione o un po’ “str…o” che è un po’ prevenuto verso le aziende italiane e che vuole comprare solo tedesco.
Ma questo può accadere anche in Italia a posti invertiti. Non è un fattore preoccupante e che possa creare ostacoli tali da non vendere in Germania.
Quello di cui invece gli imprenditori italiani si devono preoccupare è il 2° punto di cui parlavo all’inizio: non devono specchiarsi nel fatto che il Made in Italy piace comunque e a prescindere.
Questo non è più vero, come poteva esserlo qualche anno fa e da solo non è più sufficiente per avere successo.
Si è vero che in alcuni dei settori sopra citati è apprezzato e ritenuto un valore aggiunto, ma solo con il nome Made in Italy e senza la qualità del prodotto e la serietà dell’azienda che lo produce, non si ottengo risultati.
Purtroppo capita molto spesso che aziende italiane abbiano un ottimo prodotto, assolutamente adatto da esportare in Germania, ma che commettono l’errore di basare tutta la strategia sul fatto che sia Made in Italy.
Esportare il Made in Italy: questo può essere sicuramente un vantaggio per alcuni settori, ma non può essere La Strategia.
Quindi per riassumere si può dire che molti prodotti italiani per qualità e tipologia possono trovare in Germania un mercato veramente interessante.
Questo vale anche per tutti i prodotti non solo quelli “famosi” per il Made in Italy.
In entrambi i casi, quindi per tutte le tipologie di prodotti è necessario però affrontare il mercato tedesco con la giusta strategia e l’approccio corretto.
Non ci si può basare solo sul fatto che il prodotto è buono oppure fatto in Italia e che quindi è scontato che lo comprino.
Partiamo dal presupposto che la qualità del prodotto deve essere la base, senza la quale non ha nemmeno senso cominciare nessuna attività commerciale volta ad esportare il Made in Italy
Una volta appurato questo, serve stabilire una strategia di marketing e commerciale per aggredire il mercato.
Per fare questo, hai varie possibilità, di cui ora non parleremo, ma se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere il mio articolo, “Vendere all’estero un metodo professionale”
Pur essendoci grandi possibilità di trovare sbocchi sul mercato tedesco per molteplici tipologie di prodotti, esistono però diversi livelli a cui un prodotto può ambire al successo.
Queste differenze dipendono, non solo dalla tipologia del prodotto.
Infatti anche per prodotti simili o della stessa tipologia, altri fattori incidono sul successo di un’esportazione, come per esempio la qualità del prodotto, le dimensioni e l’organizzazione dell’azienda, il budget disponibile, la capacità produttiva, i tempi di consegna.
Quindi, non basta dire che un prodotto è vendibile in Germania, devi però prima capire quanto il TUO prodotto può essere venduto in Germania e quante possibilità di successo può avere.
Altrimenti corri il rischio di gettare al vento davvero un sacco di soldi senza avere risultati.
E cosa forse ancora più grave, non sai il motivo perché hai fallito e quindi non sai neanche come reagire a questi ostacoli.
Per evitare questi problemi e rischi nella fase preliminare di approccio al mercato tedesco, ho ideato il DEI (Deutschlandexportindex) l’indicatore di esportabilità e vendibilità del tuo prodotto in Germania.
Questo permette di fare una valutazione preliminare delle possibilità di successo del tuo prodotto in Germania.
Se il risultato è negativo, è necessario fare una riflessione se sia il caso di procedere con l’attività commerciale o invece procedere ad effettuare cambiamenti di strategia.
Se anche tu sei interessato ad approfondire l’argomento e cominciare subito a vendere in Germania, voglio spedirti il Kit “Starter Kit per vendere in Germania” che ti permetterà di iniziare a contattare clienti in Germania.
RICHIEDI IL KIT (paghi solo le spese di spedizione)– Nel pacco che riceverai per posta nel troverai:
- Tutti i documenti in tedesco necessari per vendere in Germania. Ti basterà “riempire gli spazi vuoti” del modello di lettera che trovi nel pacco
- La chiavetta USB con i file dei documenti di cui sopra
- Il Report “I 5 errori da non fare se vuoi vendere in Germania”
- Il caso studio “I fiori di cristallo”
- “I 5 miti da sfatare sulla vendita in Germania”
- Un report sullo stato del mercato in Italia.
CLICCA QUI PER RICHIEDERE IL KIT
A presto
Francesco
www.vendereingermania.it